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Consigli medici per i viaggiatori
Comitato svizzero di esperti per la medicina dei viaggi

 

Consigli medici per i viaggiatori
Comitato svizzero di esperti per la medicina dei viaggi

 

Consigli medici per i viaggiatori
Comitato svizzero di esperti per la medicina dei viaggi

Guam

Ultime notizie

Informazioni generali

  • Sebbene l'emergenza sanitaria internazionale per la COVID-19 sia stata dichiarata conclusa il 5 maggio 2023, la COVID-19 rimane una minaccia per la salute.
  • Seguire le raccomandazioni e le norme del paese di destinazione.
  • Verificare i regolamenti d'ingresso del paese di destinazione: consultare la carta dei regolamenti di viaggio COVID-19 aggiornata regolarmente della IATA (LINK)

Vaccinazioni per tutti i viaggiatori

 
Risk Area
Factsheet
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SOP
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Tutto il paese
 
 
 
 

 
Raccomandazione
  • La vaccinazione contro l'epatite A è raccomandata a tutti i viaggiatori che si recano in paesi tropicali o subtropicali.
 

  • L'epatite A è un'infezione del fegato causata da un virus. È conosciuta anche come ittero infettivo.
  • Il virus si trasmette facilmente attraverso cibo o acqua contaminati, ma può essere trasmesso anche attraverso il contatto sessuale.
  • È disponibile un vaccino sicuro e molto efficace che offre una protezione di lunga durata.
  • La vaccinazione contro l'epatite A è raccomandata a tutti i viaggiatori che si recano in paesi tropicali o subtropicali e ai gruppi a rischio.

EKRM_Factsheet_Layperson_EN_Hepatitis-A.pdf

  • Hepatitis A is a liver infection caused by a virus.
  • The virus is easily transmitted by contaminated food or water but can also be transmitted through sexual contact.
  • A safe and very effective vaccine is available that affords long-lasting protection.
  • Hepatitis A vaccination is recommended for all travelers going to tropical or subtropical countries, and for risk groups.
Hepatitis A is caused by a highly contagious virus that affects the liver. It is also known as infectious jaundice. Hepatitis A is very common in unvaccinated travelers.

Hepatitis A occurs all over the world, but the risk of infection is higher in countries with poor hygiene standards. There is an increased risk in most tropical and subtropical countries, as well as in some countries in Eastern Europe and around the Mediterranean.

In recent years, there have also been increasing cases in North America and Europe, including Switzerland, especially among men who have sex with men (MSM). Outbreaks in northern European countries can also occur when unvaccinated children become infected during family visits to tropical and subtropical countries. Upon return, they may transmit the virus within their care facilities.

Transmission occurs mainly through drinking water or food contaminated by faeces. Other transmission routes are close personal contacts, especially sexual contacts (anal-oral sex) or insufficient hand hygiene.
Several weeks after the infection symptoms such as fever, fatigue, nausea, lack of appetite, abdominal discomfort and diarrhea may occur. Within a few days yellow skin and eyes (jaundice) may follow. Most symptoms disappear after a few weeks, but fatigue can often last for months. Young children usually have few or no symptoms, but in older people, the disease can be severe and prolonged.
No specific treatment is available. Recovery from an acute hepatitis A infection can take several weeks or months and requires physical rest and diet.

There is a safe and very effective vaccine that consists of two injections at least 6 months apart. It provides lifelong protection after the second dose. Hepatitis A vaccination can also be given in combination with hepatitis B vaccination (3 doses required).

Vaccination against hepatitis A is recommended for all travellers to risk areas, as well as for persons at increased personal risk: persons with chronic liver disease, men who have sex with men, people who use or inject drug, persons with increased occupational contact with persons from high-risk areas or populations, and others.

  • Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Epatite A. https://www.bag.admin.ch/bag/it/home/krankheiten/krankheiten-im-ueberblick/hepatitis-a.html 
  • Epatite Svizzera: https://it.hepatitis-schweiz.ch/tutto-sull-epatite/epatite-a 
Vedere mappa
  
 
 
 
 

 
Raccomandazione
Tutti i viaggiatori dovrebbero aver completato l'immunizzazione di base secondo il calendario vaccinale svizzero, LINK.
 

Tutto il mondo
  
 
 
 
 

 
Raccomandazione
Tutti i viaggiatori dovrebbero aver completato l'immunizzazione di base e i richiami secondo il calendario vaccinale svizzero, LINK.
 

    Tutto il mondo
      
     
     
     
     

     
    Raccomandazione
    Tutti i viaggiatori dovrebbero aver completato l'immunizzazione di base e i richiami secondo il calendario vaccinale svizzero, LINK.
     

      Tutto il mondo
        
       
       
       
       

       
      Raccomandazione
      I viaggiatori dovrebbero essere immuni alla varicella. Le persone tra i 13 mesi e i 39 anni di età che non hanno avuto la varicella e che non hanno ricevuto 2 dosi di vaccino contro la varicella dovrebbero ricevere una vaccinazione di richiamo (2 dosi con un intervallo minimo di 4 settimane), vedi il calendario vaccinale svizzero, LINK.
       

        Vaccinazioni per alcuni viaggiatori

         
        Risk Area
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        • L'epatite B è un'infezione virale del fegato che si trasmette attraverso sangue contaminato o contatti sessuali.
        • È disponibile un vaccino sicuro e molto efficace che offre una protezione a vita.
        • La vaccinazione contro l'epatite B è raccomandata a tutti i giovani e ai viaggiatori a rischio, soprattutto se:
          • Si viaggia regolarmente o si trascorrono lunghi periodi all'estero.
          • Si è a rischio di praticare sesso non sicuro.
          • Si è sottoposti a trattamenti medici o dentistici all'estero o si svolgono attività che possono mettere a rischio di contrarre l'epatite B (tatuaggi, piercing, agopuntura in condizioni non sicure).
        Under construction
        Tutto il mondo
          
         
         
         

         
        Raccomandazione

        Vaccinazione raccomandata, vedi Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), LINK.

        Condizioni d'ingresso per paese, vedi LINK IATA.

         

        • La Covid-19 è una malattia che colpisce tutto il corpo, ma si presenta soprattutto con sintomi respiratori come tosse e difficoltà di respirazione. È causata dal virus SARS-CoV-2.
        • L'infezione si trasmette principalmente attraverso goccioline respiratorie ed eventualmente aerosol quando le persone infette tossiscono, starnutiscono, parlano o cantano senza indossare una mascherina.
        • L'infezione può essere prevenuta in modo molto efficace con la vaccinazione e un numero crescente di vaccini è approvato e disponibile per la protezione.
        • La vaccinazione è raccomandata secondo le raccomandazioni svizzere dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), vedi LINK.
        • Inoltre, la prevenzione si basa molto sull'uso di mascherine, sull'igiene delle mani e sulla distanza fisica (minimo 1,5 m) se non si indossano le mascherine e non si è vaccinati.
        Per informazioni, consultare il LINK dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP)
        Tutto il paese
          
         
         
         
        • L'influenza è frequente in tutto il mondo, compresi i paesi subtropicali e tropicali.
        • La vaccinazione offre la migliore protezione. 
        • La vaccinazione contro l'influenza è raccomandata per tutti i viaggiatori che appartengono a un gruppo "a rischio", come i viaggiatori in gravidanza, i viaggiatori con comorbilità, gli anziani (>65 anni) o che prevedono un viaggio ad alto rischio (ad es. crociere, pellegrinaggi).
        • Il vaccino contro l'influenza non offre protezione contro l'influenza aviaria.
        Under construction
        Tutto il paese
         
         
         
        • La febbre tifoide è una grave malattia causata da batteri e trasmessa attraverso alimenti o acqua contaminati.
        • Il rischio è molto basso per i viaggiatori che hanno accesso ad alimenti e bevande sicuri.
        • La migliore protezione contro la febbre tifoidea consiste nel seguire un'igiene di base ottimale.
        • È disponibile una vaccinazione contro il tifo, raccomandata nelle seguenti circostanze
          • Visita a una zona dove le condizioni igieniche sono insufficienti (ad esempio, viaggio in zone rurali)
          • Soggiorni di breve durata (> 1 settimana) in un paese ad alto rischio (iper-endemico) (vedere la pagina del paese)
          • Soggiorni di lunga durata (> 4 settimane) in un paese endemico
          • Presenza di fattori di rischio individuali o condizioni di salute preesistenti. In questo caso, si consiglia di rivolgersi al medico di fiducia.

        EKRM_Factsheet_Layperson_EN_Typhoid-fever.pdf

        • Typhoid fever, also called enteric fever, is caused by the bacteria Salmonella Typhi and Salmonella Paratyphi.
        • Infected persons shed the bacteria in their feces. In countries with low sanitation standards, the bacteria can then enter the drinking water system and lead to infections in other people.
        • Frequent sources of infection are contaminated food and beverages.
        • The main preventive measure therefore is “cook it, peel it, boil it or forget it” – meaning: avoid drinking uncooked water or water from unsealed bottles; avoid cooled/frozen products (e.g. ice cubes in drinks, ice cream) unless from a known safe source; avoid uncooked vegetables, peel and clean fruit and vegetables yourself and only with known safe drinking water.
        • A vaccine is available and recommended: a) for travelers to the Indian subcontinent or to West Africa, b) for travelers visiting friends and relatives or for long-term travelers also to other sub-/tropical areas.
        Typhoid fever is a bacterial disease that affects the whole body and mainly presents with high fever, often accompanied by drowsiness (“typhos” in Greek stands for delirium) and severe headaches. If the infection is treated with appropriate antibiotics, mortality is very low. If left untreated however, complications may follow, which can lead to significant mortality. Typhoid fever must be clearly distinguished from salmonellosis, caused by a large range of non-typhoidal salmonella species that mainly cause benign diarrheal symptoms worldwide.
        The highest occurrence of typhoid fever is on the Indian subcontinent (Afghanistan, Pakistan, Nepal, Bhutan, India and Bangladesh). This is also the region with a steady increase in antibiotic resistance. The disease also occurs in the whole sub-/tropical region, but with lower frequency. It used to occur also in Europe and North America, but the disease has disappeared thanks to improved water and sanitation standards.
        Typhoid fever is transmitted via the fecal-oral route: bacteria are shed in the feces of infected persons and – if insufficient hand hygiene is practiced – infected persons may contaminate the food and drinking water supply of their families. In regions with low sanitation standards, contaminated feces may also contaminate the public drinking water supply.
        The incubation period – time between infection and first symptoms – can vary between 3 days to 3 weeks. The principle symptom of typhoid fever is high-grade fever (39° - 41° C) accompanied by strong headache and drowsiness. In the initial phase of the disease, patients often complain of constipation. In later stages, this may turn into diarrhea. In later stages of the disease - and in the absence of correct treatment - complications such as septicemia, intestinal hemorrhage or perforation can follow, which may lead to considerable mortality.
        Appropriate antibiotic treatment cures typhoid fever. Treatment should be adapted according to the resistance profile of the bacteria. On the Indian subcontinent, some strains may be multi-resistant, necessitating broad-spectrum intravenous antibiotic treatment. In severe typhoid fever with reduced consciousness (delirium) or coma, treatment with corticosteroids may need to be added.

        “Cook it, boil it, peel it or forget it” – this simple slogan would be sufficient to prevent typhoid fever nearly entirely. However, only few travelers fully adhere to this advice. Nevertheless, the value of food and water hygiene cannot be stressed enough: avoid buying water bottles without proper sealing, avoid drinking tap water from unknown sources, avoid eating cooled / frozen foods (i.e. ice cubes in water or ice cream) and avoid eating raw fruits and vegetables that you yourself have not peeled and washed with clean drinking water.

        Two types of vaccines are available:

        • Oral (live) vaccine consisting of three capsules to be taken on alternate days on empty stomach. These capsules require refrigeration before use. Protection from this vaccine is approximately 70% and starts 10 days after the third dose. After 1 to 3 years, the vaccine needs to be taken again before a new travel into at-risk areas. This vaccine cannot be given to patients with a severe chronic gastrointestinal disease (such as Crohn’s disease or ulcerative colitis) or with severe immunosuppression.
        • The single-dose vaccine is an inactivated vaccine and is injected intramuscularly. Protection also reaches around 70% and starts 14 days after the injection. This vaccine can be given to patients who should not take the oral vaccine. However, it is not registered in Switzerland, but most doctors with specialization in tropical and travel medicine and all travel health centres have the vaccine on stock. Duration of protection is around 3 years.
        Vaccination against typhoid fever is advised for long-term travelers and for travelers visiting areas where the risk of transmission is particularly high and/or the disease more difficult to treat due to severe antibiotic resistance.
        Federal Office of Public Health Switzerland: https://www.bag.admin.ch/bag/de/home/krankheiten/krankheiten-im-ueberblick/typhus-abdominalis-paratyphus.html 

        Altri rischi per la salute

         
        Risk Area
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        • La dengue è una malattia virale trasmessa dalle zanzare che pungono durante il giorno.
        • Come misura di prevenzione, occorre prestare grande attenzione alla protezione dalle punture di zanzara, vedi il LINK!
        • È disponibile una vaccinazione (Qdenga®) contro la dengue.
          • Tuttavia, sulla base dei dati disponibili, il Comitato svizzero di esperti in medicina dei viaggi (CEMV) raccomanda attualmente la vaccinazione con Qdenga® solo per i viaggiatori che sono già stati infettati dalla febbre dengue in passate e che soggiornano in regioni ad alta trasmissione di dengue; per i dettagli si veda LINK.

        • In caso di febbre: non utilizzare farmaci contenenti acido acetilsalicilico (ad es. Aspirina®, Alcacyl®, Aspégic®) perché possono peggiorare l'emorragia in caso di infezione da dengue.
        • Leggere le seguenti informazioni per una preparazione ottimale al viaggio.

        EKRM_Factsheet_Layperson_IT_Dengue.pdf

        EKRM_Factsheet_Layperson_EN_Mosquito-and-tick-bite-protection.pdf

        ECTM_Dengue vaccines_statement_EN_20240712.pdf

        Mappa CDC: Diffusione della dengue
        • La febbre dengue è la malattia trasmessa dagli insetti più comune al mondo.
        • Bisogna prestare molta attenzione alla protezione dalle zanzare durante il giorno!
        • La malattia può causare febbre alta, dolori muscolari e articolari ed eruzioni cutanee. In rari casi possono manifestarsi emorragie. Non esiste un trattamento specifico. La vaccinazione è raccomandata solo per le persone con evidenza di una precedente infezione da dengue.
        • Per sicurezza personale, si consiglia fortemente di informarsi dettagliatamente sulla dengue.
        La febbre dengue è la malattia trasmessa dagli insetti più comune al mondo. Esistono 4 sierotipi conosciuti del virus della dengue, quindi è possibile essere infettati dalla dengue più di una volta. Circa 1 persona infetta su 4 sviluppa i sintomi della dengue, con febbre alta, dolori muscolari e articolari ed eruzioni cutanee. In rari casi, soprattutto dopo una seconda infezione, possono presentarsi emorragie e shock (grave abbassamento della pressione sanguigna) potenzialmente letali.
        La febbre dengue è presente in tutte le regioni tropicali e subtropicali tra i 35°N e i 35°S di latitudine (vedi anche la mappa CDC: https://www.cdc.gov/dengue/areaswithrisk/around-the-world.html.
        Il virus della dengue è trasmesso principalmente dalle zanzare attive di giorno e di notte, cioè Stegomyia (Aedes) aegypti e Stegomyia (Aedes) albopictus. Queste zanzare si riproducono in piccole pozze d'acqua, che si trovano spesso intorno agli edifici residenziali o nelle zone industriali o nelle discariche degli insediamenti umani. La principale stagione di trasmissione è quella della pioggia.

        In 3 casi su 4, l'infezione con il virus rimane asintomatica. Dopo un breve periodo di incubazione (5-8 giorni), 1 persona infetta su 4 presenta una brusca insorgenza di febbre, mal di testa, dolori articolari, agli arti e ai muscoli, oltre a nausea e vomito. Tipico è anche il dolore al movimento degli occhi. L'eruzione cutanea si manifesta di solito il 3° o il 4° giorno di malattia. Dopo 4-7 giorni, la febbre si riduce definitivamente, ma la stanchezza può persistere per diversi giorni o settimane.

         

        In rari casi, la dengue può essere grave. Particolarmente sensibili sono i bambini e gli anziani locali, come anche le persone che hanno avuto una precedente infezione da dengue. I turisti presentano molto raramente una dengue grave. Nei primi giorni, la malattia assomiglia al decorso della classica febbre dengue, ma al 4°/5° giorno, di solito dopo che la febbre si è abbassata, le condizioni peggiorano. La pressione arteriosa si abbassa e i pazienti lamentano mancanza di respiro, disturbi addominali, epistassi e lievi emorragie cutanee o mucose. Nei casi più gravi, può presentarsi uno shock potenzialmente letale.

        Non esiste un trattamento specifico per l'infezione da virus dengue. Il trattamento si limita alla mitigazione e al monitoraggio dei sintomi: riduzione della febbre, sollievo dal dolore agli occhi, alla schiena, ai muscoli e alle articolazioni e monitoraggio della coagulazione e del volume del sangue. I pazienti con sintomi gravi devono essere ricoverati in ospedale.

         

        Per la riduzione della febbre o del dolore, si consigliano rimedi con il principio attivo paracetamolo o acetaminofene (ad esempio Acetalgin® Dafalgan®). I farmaci contenenti il principio attivo acido acetilsalicilico (ad esempio Aspirina®, Alcacyl®, Aspégic®) devono essere evitati.

        Una protezione efficace contro le zanzare durante il giorno e soprattutto al tramonto è la migliore misura preventiva:

        1. Abbigliamento: indossare indumenti  a maniche lunghe , pantaloni lunghi e applicare preventivamente uno spray insetticida sugli indumenti (vedi foglio informativo "prevenzione delle punture da artropodi").
        2. Repellente per zanzare: Applicare più volte al giorno un repellente per zanzare sulla pelle scoperta (vedi foglio informativo "prevenzione delle punture da artropodi").
        3. Igiene ambientale: Non lasciare contenitori con acqua stagnante(per es.sottovasidi fiori) nel proprio ambiente per evitare siti di riproduzione delle zanzare.

        Per ulteriori informazioni, consultare il foglio informativo "Protezione dalle punture di zanzare e zecche".

        Nota sulvaccino contro la dengue Qdenga®:


        In considerazione dei dati attualmente disponibili, molti Paesi europei e il Comitato svizzero di esperti in medicina dei viaggi (CEMV) raccomandano attualmente la vaccinazione con Qdenga® solo per iviaggiatori, con evidenza di una precedente infezione da dengue e che si recheranno in una regione con una significativa trasmissione di dengue. Si tratta di una decisione precauzionale, poiché i dati attuali includono anche la possibilità che le persone vaccinate con Qdenga® prima di una prima infezione da dengue possano avere un decorso più grave della malattia quando vengono infettate dopo la vaccinazione. Si raccomanda pertanto di consultare uno specialista in medicina tropicale e dei viaggi.

        La protezione costante dalle zanzare durante il giorno (vedi sopra) è ancora considerata la misura preventiva più importante contro la febbre dengue!

        • Non prendere prodotti contenenti il principio attivo dell'acido acetilsalicilico (ad es. Aspirina®, Alcacyl®, Aspégic®) in presenza di sintomi, poiché aumentano il rischio di emorragie in caso di infezione da dengue!
        • Tuttavia, non interrompere l'assunzione di farmaci contenenti acido acetilsalicilico se questi fanno già parte del trattamento abituale per una patologia di base.
        Dengue Map (Center for Disease Control and Prevention – CDC):
        https://www.cdc.gov/dengue/areaswithrisk/around-the-world.html
        Countrywide
         
         
        • Chikungunya is a viral disease transmitted by mosquitoes that bite during daytime.
        • As a prevention measure, great attention should be given to protection from mosquito bites.
        • There is neither a vaccination nor a specific medication against chikungunya for travellers.
        • In case of fever: do not use acetylsalicylic acid (e.g. Aspirin®, Alcacyl®, Aspégic®) as this can worsen bleeding in case of dengue infection.
        • Read the following information for optimal travel preparation.

        EKRM_Factsheet_Layperson_IT_Chikungunya.pdf

        EKRM_Factsheet_Layperson_EN_Mosquito-and-tick-bite-protection.pdf

        Mappa CDC: Diffusione della Chikungunya
        • La chikungunya è una malattia virale trasmessa dalle zanzare Aedes.
        • La chikungunya può essere prevenuta proteggendosi dalle punture di zanzara.
        • Si presenta tipicamente con forti dolori articolari alle mani e ai piedi. In alcuni pazienti, questi possono durare per settimane o mesi.
        La chikungunya è causata dal virus chikungunya, che è stato descritto per la prima volta nel 1952 in Tanzania. Si pensa che il nome derivi da una lingua africana locale e che significhi "piegarsi", riferendosi alla postura delle persone colpite che si appoggiano ai bastoni da passeggio a causa dei forti dolori articolari.
        Subcontinente indiano, Sud-est asiatico e isole del Pacifico, America centrale e meridionale, isole caraibiche, Africa subsahariana, penisola arabica. In Europa, i casi sono principalmente importati da Paesi endemici. Comunque, la trasmissione locale si è verificata nel 2007, nel 2014 e nel 2017 (Italia e Francia).
        Il virus chikungunya si trasmette attraverso le punture delle zanzare Aedes, che pungono principalmente gli esseri umani durante il giorno.

        L'infezione può presentarsi con alcuni o tutti i seguenti sintomi: improvvisa manifestazione di febbre di grado elevato, brividi, mal di testa, arrossamento degli occhi, dolori muscolari e articolari ed eruzione cutanea. L'eruzione cutanea si manifesta di solito dopo la comparsa della febbre e coinvolge tipicamente il tronco e le estremità, ma può includere anche i palmi delle mani, le piante dei piedi e il viso.

        Spesso la febbre si presenta in due fasi della durata massima di una settimana, con un intervallo di uno o due giorni senza febbre. La seconda fase può presentarsi con dolori muscolari e articolari molto più intensi, che possono essere gravi e debilitanti.  Questi sintomi sono tipicamente bilaterali e simmetrici e coinvolgono principalmente mani e piedi, ma possono anche coinvolgere le articolazioni più grandi, come le ginocchia o le spalle.

        Circa il 5-10% delle persone infette continuano ad avere forti dolori articolari anche dopo che la febbre si è abbassata, in alcuni casi durando fino a diversi mesi o, anche se raramente, addirittura anni.

        La diagnosi può essere confermata da esami del sangue: PCR nella prima settimana di sintomi o sierologia (misurazione degli anticorpi) a partire dalla seconda settimana di malattia.
        Non esiste un trattamento contro il virus stesso, ma solo un trattamento sintomatico per il dolore articolare (farmaci antinfiammatori).
        Prevenzione delle punture di zanzara durante il giorno (quando le zanzare Aedes sono attive): repellenti sulla pelle scoperta; indossare abiti lunghi; trattare gli abiti con insetticida. Un altro fattore protettivo molto importante è la cosiddetta "igiene ambientale", che consiste nel prevenire la presenza di siti di riproduzione per le zanzare nelle immediate vicinanze delle abitazioni umane, eliminando ogni forma di recipiente che contenga acqua.
        • UFSP CH: https://www.bag.admin.ch/bag/it/home/krankheiten/krankheiten-im-ueberblick/chikungunya.html 
        • WHO - Chikungunya factsheet: https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/chikungunya 
        • Center for Disease Control and Prevention (CDC): https://www.cdc.gov/chikungunya/index.html 
        Countrywide
         
         
        • Zika è una malattia virale trasmessa dalle zanzare che pungono durante il giorno.
        • L'infezione da virus Zika durante la gravidanza (in qualsiasi trimestre) può causare malformazioni fetali.
        • Nelle zone a maggior rischio di trasmissione (epidemia), è necessario dare raccomandazioni specifiche alle donne che sono - o vogliono diventare - incinte.
        • Se lei o la sua compagna è incinta o se sta pianificando una famiglia, le consigliamo fortemente di informarsi dettagliatamente su Zika.

        EKRM_Factsheet_Layperson_IT_Zika.pdf

        EKRM_Factsheet_Layperson_EN_Mosquito-and-tick-bite-protection.pdf

        CDC Map: Distribution of Zika
        • Il foglio informativo contiene importanti informazioni sulla zika e sulle misure di prevenzione.
        • Se lei o la sua compagna è incinta o se sta pianificando una famiglia, le consigliamo fortemente di informarsi dettagliatamente su Zika.
        • Zika è una malattia virale trasmessa dalle zanzare che pungono durante il giorno.
        • L'infezione da virus Zika durante la gravidanza (in qualsiasi trimestre) può causare malformazioni fetali.
        • Nelle zone a maggior rischio di trasmissione (epidemia), è necessario dare raccomandazioni specifiche alle donne che sono - o vogliono diventare - incinte.
        Zika è una malattia virale trasmessa da zanzare che pungono durante il giorno. Circa una persona su cinque sviluppa sintomi come febbre, eruzioni cutanee, congiuntivite, dolori articolari, dolori muscolari e a volte mal di testa. In generale, la malattia è lieve e guarisce spontaneamente. Raramente, si presentano complicazioni immunologiche e neurologiche. L'infezione durante la gravidanza può avere gravi conseguenze per il feto. Alle donne incinte si sconsiglia di viaggiare nei paesi a maggior rischio (epidemia in corso).

        Il virus Zika è stato identificato nel 1947 nelle scimmie della foresta Zika in Uganda. La circolazione del virus è stata a lungo limitata (pochi casi all'anno) in Africa e nel Sud-Est asiatico. In maggio 2015, il continente americano è stato colpito per la prima volta, con un'epidemia in Brasile che si è rapidamente diffusa in Sud America, America Centrale e Caraibi. Da allora, la malattia è stata segnalata nella maggior parte delle regioni tropicali e subtropicali.

        Il rischio di infezione è attualmente basso nella maggior parte delle regioni e non richiede misure specifiche. Comunque, occasionalmente possono ricomparire epidemie. Durante le epidemie, il rischio di trasmissione è elevato e sono necessarie raccomandazioni specifiche per i viaggiatori.

        Il virus Zika è trasmesso dalla puntura di zanzare infette (Aedes spp., compresa la "zanzara tigre"), che pungono durante il giorno, con un'attività massima all'alba e poche ore prima del tramonto. Queste zanzare sono comuni nelle città delle regioni tropicali e subtropicali. Il virus può essere trasmesso da persona a persona, durante la gravidanza da una madre infetta al feto o durante un rapporto sessuale non protetto con una persona infetta (con o senza sintomi). È possibile anche la trasmissione tramite trasfusione di sangue.
        Circa l'80% delle persone infette non presentano sintomi. I segni clinici iniziano entro 2 settimane dalla puntura di una zanzara infetta e sono generalmente lievi: febbre moderata, eruzione cutanea spesso con prurito, congiuntivite, dolori articolari, mal di testa, dolori muscolari e disturbi digestivi. In genere, il paziente guarisce spontaneamente dopo 5-7 giorni. Possono verificarsi complicazioni neurologiche (sindrome di Guillain-Barré) e immunologiche, ma sono rare. L'infezione da virus Zika durante la gravidanza (in qualsiasi trimestre) può causare malformazioni fetali.

        In caso di febbre, si raccomanda di consultare un medico sul posto. I sintomi di un'infezione da virus Zika possono sembrare simili a quelli della malaria, per cui è necessario un trattamento urgente, o della febbre dengue. Il trattamento per Zika prevede la riduzione della febbre e dei dolori articolari (paracetamolo). Bisogna evitare l'aspirina e i farmaci antinfiammatori (ad es. ibuprofene) finché non si esclude la febbre dengue. Non è disponibile un vaccino.

        In caso di gravidanza e febbre durante o al ritorno da una zona di trasmissione del virus Zika, sono indicati esami del sangue e/o delle urine. In caso di infezione confermata, la gestione medica deve essere discussa con il ginecologo e gli specialisti di medicina infettiva/dei viaggi.

        Il rischio di infezione può essere ridotto con una protezione efficace dalle punture di zanzare durante il giorno e nelle prime ore della sera (vestiti lunghi, repellenti per zanzare, zanzariera).

        Quando si viaggia in un'area ad alto rischio (= dichiarata epidemica) e per prevenire la possibile trasmissione sessuale del virus, si raccomanda l'uso del preservativo / Femidom durante il viaggio e per almeno 2 mesi dopo il ritorno.

        A causa del rischio di malformazione fetale, alle donne in gravidanza non è consigliato viaggiare in zone ad alto rischio (= dichiarate epidemiche) di trasmissione di Zika in qualsiasi momento della gravidanza (in caso di viaggi indispensabili, si consiglia di consultare uno specialista in medicina dei viaggi prima della partenza). Le donne che desiderano rimanere incinte devono aspettare almeno 2 mesi dal loro ritorno (o da quello del loro partner) da un'area a rischio aumentato di trasmissione di Zika.

        • L'infezione da virus Zika durante la gravidanza (in qualsiasi trimestre) può causare malformazioni fetali.
        • Per informazioni più aggiornate sulla distribuzione di Zika e/o sui focolai di Zika, consultare CDC Zika Travel Information: http://wwwnc.cdc.gov/travel/page/zika-information 
        Swiss TPH - Informazioni sul virus Zika: https://www.swisstph.ch/en/travelclinic/zika-info/ 
         
         
        • L'mpox è una malattia virale che in genere provoca eruzione cutanea, ingrossamento dei linfonodi e febbre.
        • Una variante emergente si sta diffondendo rapidamente nella R.D. Congo orientale e nei Paesi vicini, tanto da indurre l'OMS a dichiarare un'emergenza sanitaria di portata internazionale (PHEIC) nell'agosto 2024.
        • Il contatto fisico stretto (sessuale o non sessuale) è la principale modalità di trasmissione.
        • La malattia ha generalmente un decorso lieve. I bambini, le donne in gravidanza e le persone con un sistema immunitario debole sono i soggetti più a rischio di complicazioni.
        • Assicuratevi di prendere le precauzioni generali (vedi factsheet) per prevenire la malattia.
        • La vaccinazione contro l'mpox è disponibile, ma attualmente è limitata ai gruppi ad alto rischio di esposizione.

        EKRM_IT_Factsheet_Layperson_MPOX.pdf

        CDC Map: 2022 Monkeypox Outbreak Global Map
        • L'Mpox è una malattia virale che in genere provoca eruzione cutanea, ingrossamento dei linfonodi e febbre.
        • Una variante emergente si sta diffondendo rapidamente nella D.R. Congo orientale e nei Paesi limitrofi, tanto da indurre l'OMS a dichiarare un'emergenza sanitaria di portata internazionale (PHEIC).
        • Il contatto fisico stretto (sessuale o non sessuale) è la principale modalità di trasmissione.
        • La malattia di solito si risolve da sola, ma alcune persone possono sviluppare una malattia più grave e talvolta fatale. I bambini, le donne in gravidanza e le persone con un sistema immunitario debole sono i soggetti più a rischio di complicazioni.
        • La vaccinazione contro l'mpox è disponibile, ma limitata ai gruppi ad alto rischio di esposizione. 
        Il vaiolo (ex vaiolo delle scimmie) è una malattia causata dal virus del vaiolo delle scimmie, un virus della stessa famiglia del virus che causa il vaiolo. È una malattia virale zoonotica, il che significa che può diffondersi dagli animali all'uomo. Può anche diffondersi tra le persone.

        Il vaiolo è stato riscontrato comunemente in Africa occidentale e centrale per molti anni, dove il presunto serbatoio - i piccoli mammiferi - è endemico. Esistono due tipi di virus del vaiolo delle scimmie, chiamati "cladi", che causano la malattia: il clade I in Africa centrale e il clade II in Africa occidentale. Dalla fine delle campagne di vaccinazione contro il vaiolo all'inizio degli anni '80, i casi di vaiolo sono aumentati, all'inizio lentamente e negli ultimi 5-10 anni in modo significativo, soprattutto nella Repubblica Democratica del Congo (RDC).

         

        Nel 2022, una nuova sottoclade emergente del clade II è stata responsabile di un'epidemia globale che si è diffusa principalmente attraverso il contatto sessuale tra uomini che hanno rapporti sessuali con uomini. Ne è scaturita la prima emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (PHEIC) dichiarata dall'OMS fino al 2023. Sebbene l'epidemia del clade II sia ora sotto controllo, continua a circolare in tutto il mondo.

         

        Nel 2024, la continua diffusione dell'mpox clade I nelle regioni endemiche dell'Africa centrale, in particolare nella RDC, e l'emergere di una nuova sottoclade Ib nell'est della RDC e nei Paesi limitrofi hanno destato preoccupazione a livello globale e hanno spinto l'OMS a dichiarare una PHEIC per la seconda volta in due anni. L'attuale diffusione geografica della variante mpox clade Ib avviene per vie commerciali attraverso il contatto sessuale (ad esempio, le lavoratrici del sesso), seguita dalla trasmissione locale nelle famiglie e in altri ambienti (che sta diventando sempre più importante).

        Trasmissione da animale a uomo
        L'Mpox può diffondersi dall'animale all'uomo quando questi entra in contatto diretto con un animale infetto (roditori o primati).

         

        Trasmissione da uomo a uomo
        Il vaiolo si può diffondere da persona a persona attraverso uno stretto contatto fisico (sessuale e non) con una persona che presenta i sintomi del vaiolo. Le lesioni della pelle e delle mucose, i fluidi corporei e le croste sono particolarmente contagiosi. Una persona può infettarsi anche toccando o maneggiando indumenti, lenzuola, asciugamani o oggetti come utensili/piatti per mangiare che sono stati contaminati dal contatto con una persona con i sintomi. I membri della famiglia, gli assistenti familiari e i partner sessuali di un caso confermato di mpox sono a maggior rischio di infezione, così come gli operatori sanitari che trattano un caso senza un'adeguata protezione personale.

        Il periodo di incubazione (tempo che intercorre tra l'infezione e la comparsa dei sintomi) varia da pochi giorni a 3 settimane. La Mpox provoca un'eruzione cutanea che può essere dolorosa, associata a linfonodi ingrossati e febbre. La febbre può iniziare già prima della fase esantematica. Altri sintomi includono dolori muscolari, mal di schiena e affaticamento. L'eruzione cutanea può essere localizzata o generalizzata, con poche o centinaia di lesioni cutanee. Colpisce principalmente il viso, il tronco, i palmi delle mani e le piante dei piedi. Può essere presente anche nelle aree genitali e sulle membrane mucose come la bocca e la gola. I sintomi durano in genere dalle 2 alle 4 settimane e la persona rimane contagiosa fino alla guarigione di tutte le lesioni (una volta cadute le cabine).

         

        Le complicazioni includono infezioni batteriche secondarie, infezioni polmonari e cerebrali e coinvolgimento di altri organi, parto prematuro e altro. I bambini, le donne in gravidanza e le persone con un sistema immunitario debole sono più a rischio di sviluppare una forma grave di mpox.

        La maggior parte delle persone affette da mpox guarisce spontaneamente e non necessita di un trattamento antivirale specifico. La gestione dell'assistenza consiste nell'alleviare il dolore e gli altri sintomi e nel prevenire le complicazioni (ad esempio, la superinfezione). Diversi trattamenti antivirali sono studiati in vari Paesi e possono essere utilizzati in studi o in situazioni cliniche secondo le raccomandazioni delle società mediche nazionali.

         

        In caso di sintomi:

        • Rivolgersi immediatamente a un medico
        • Se vi è stata diagnosticata la sclerosi multipla:
          • Rimanete a casa (isolati) finché l'eruzione cutanea non sarà guarita e non si sarà formato un nuovo strato di pelle. Stare lontano da altre persone e non condividere con altri gli oggetti che si sono toccati aiuta a prevenire la diffusione del vaiolo. Le persone affette da vaiolo devono pulire e disinfettare regolarmente gli spazi che utilizzano per limitare la contaminazione domestica. 
          • ü Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con un disinfettante per mani a base di alcol contenente almeno il 60% di alcol.
          • ü Non si devono avere rapporti sessuali quando si è sintomatici e quando si hanno lesioni o sintomi. Usare il preservativo per 12 settimane dopo l'infezione. Si tratta di una precauzione per ridurre il rischio di diffusione del virus al partner.
          • ü Per ulteriori informazioni su cosa fare in caso di malattia, consultare il LINK del CDC.

        Precauzioni generali:

        • In tutto il mondo:
          • evitare il contatto ravvicinato, pelle a pelle, con persone che hanno o potrebbero avere il virus dell'influenza aviaria o con persone che presentano un'eruzione cutanea (ad esempio, brufoli, vesciche, croste).
          • Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con un disinfettante per mani a base di alcol contenente almeno il 60% di alcol.
          • Evitare di toccare oggetti personali potenzialmente contaminati come tazze, lenzuola/vestiti, asciugamani o di condividere utensili/tazze, cibo o bevande con una persona che ha o potrebbe avere il virus del vaiolo.
          • Evitare i rapporti sessuali con persone malate; usare il preservativo per un massimo di 12 settimane se il partner sessuale ha avuto il virus del vaiolo.
          • Seguire i consigli delle autorità locali.
        • Quando si viaggia in aree endemiche/epidemiche in Africa, oltre alle precauzioni generali sopra menzionate:
          • Evitare il contatto con gli animali nelle aree in cui il vaiolo si manifesta regolarmente.
          • Evitare di mangiare o preparare carne di animali selvatici (bushmeat) o di utilizzare prodotti (creme, lozioni, polveri) derivati da animali selvatici.

         

        Vaccinazione:

        Esistono diversi vaccini contro il vaiolo (ad esempio Jynneos®, produzione Bavarian Nordic). Il vaccino Bavarian Nordic è stato originariamente sviluppato per combattere il vaiolo, ma offre una protezione incrociata contro il vaiolo. In Svizzera, il vaccino Jynneos® è autorizzato da Swissmedic dal 2024. I gruppi a rischio (ad esempio, gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini o le persone transgender con più partner sessuali) possono essere vaccinati dal 2022 e questa raccomandazione rimane invariata (vedi raccomandazioni dell'UFSP). Alla luce della situazione epidemiologica in Africa nel 2024, il Comitato svizzero di esperti in medicina dei viaggi raccomanda la vaccinazione contro l'mpox per i professionisti che sono/saranno in contatto con pazienti sospetti di mpox in regioni endemiche/epidemiche o che lavorano in un laboratorio in cui è presente il virus (per gli aggiornamenti, vedi news).

         

        Il rischio per la popolazione generale e per i viaggiatori (turisti) è considerato estremamente basso se vengono seguite le precauzioni generali di cui sopra e se la vaccinazione non è raccomandata.

        • Rivolgersi immediatamente a un medico.
        • La varicella non è una malattia a trasmissione sessuale in senso stretto; il contatto fisico con una persona che presenta i sintomi della varicella (eruzione cutanea in qualsiasi stadio) è sufficiente per trasmettere la malattia. I preservativi non proteggono dall'infezione da mpox!
        • Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP)                                                             
        • Organizzazione Mondiale della Sanità: FAQ DELL'OMS
        • Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (ECDC)
        • Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC)
        Worldwide
         
         
         
        • Sexually transmitted infections (STIs) are a group of viral, bacterial and parasitic infections; while many are treatable, some can lead to complications, serious illness or chronic infection.
        • STIs are increasing worldwide.
        • Read the following fact sheet for more information.

        EKRM_Factsheet_Layperson_DE_STI.pdf

        EKRM_Factsheet_Layperson_DE_HIV-AIDS.pdf

        • Geschlechtskrankheiten sind ein weltweit verbreitetes Gesundheitsproblem und können durch Prävention, regelmässiges Testen und Behandlung in den Griff bekommen werden.
        • Das Wissen um Risiken sowie Safer-Sex-Praktiken inklusive Kondomgebrauch sind wichtig. Falls Sie mehr dazu erfahren wollen, wie Sie sich während der Reise optimal schützen können, besprechen Sie dies mit einer Fachperson.
        • Hatten Sie eine Risikosituation, ist es wichtig mit einer Fachperson so rasch wie möglich Rücksprache zu halten, um zu erörtern, ob eine HIV-Post-Expositions-Prophylaxe (PEP) durchgeführt werden soll, um eine Ansteckung mit HIV zu verhindern.
        • Im Nachgang einer Risikosituation ist es wichtig sich auf Geschlechtskrankheiten testen zu lassen. Auch dann, wenn Sie keine Symptome haben.
        Reisende, die Gelegenheitssex haben, sind einem erhöhten Risiko ausgesetzt, sich mit sexuell übertragbaren Infektionen, sogenannten Sexually Transmitted Infections (STIs), einschliesslich HIV, anzustecken. Ein Auslandaufenthalt, wobei man auch neue Menschen kennen lernt, kann damit verbunden sein, sich anders zu verhalten und mehr Risiken einzugehen, als man dies zu Hause tun würde. Es ist wichtig daran zu denken, dass ungeschützter Sex und mehrere neue Sexualpartner ein Risiko für Geschlechtskrankheiten darstellen. Geschlechtskrankheiten können unter Umständen schwere Komplikationen verursachen und zudem auf weitere Partner*innen übertragen werden, sofern diese nicht rechtzeitig bemerkt und behandelt werden. Sind Sie nicht sicher, ob es sich um eine Risikosituation handelt, dann hilft der 'Risk-Check' von Love Live weiter.
        Geschlechtskrankheiten sind Infektionen, die durch sexuellen Kontakt (vaginaler, analer oder oraler Sex) übertragen werden. Sie werden durch mehr als 30 verschiedene Bakterien, Viren oder Parasiten verursacht, die in oder auf Ihrem Körper vorkommen. Es ist auch möglich, dass gleichzeitig mehr als eine STI gleichzeitig übertragen wird. Einige bedeutendsten STIs sind HIV (Informationsblatt HIV-AIDS), Hepatitis B, das humane Papillomavirus (HPV), Herpes simplex (HSV), Syphilis, Chlamydien und Gonorrhö.
        Geschlechtskrankheiten treten weltweit auf und können jeden und jede treffen, unabhängig von Alter, Geschlecht oder auch der sexuellen Orientierung. STIs kommen in vielen Ländern mit schwächerem Gesundheitssystem häufiger vor.
        Geschlechtskrankheiten werden in der Regel durch ungeschützten vaginalen, oralen oder analen Geschlechtsverkehr übertragen. Sie können aber auch durch andere intime Kontakte weitergegeben werden, wie z. B. Herpes und HPV, die durch Hautkontakt/Küssen übertragen werden. Andere können auch auf nicht sexuellem Wege übertragen werden, z.B. über Blut. Viele Geschlechtskrankheiten - darunter Syphilis, Hepatitis B, HIV, Chlamydien, Tripper, Herpes und HPV - können auch während der Schwangerschaft und bei der Geburt von der Mutter auf das Kind übertragen werden.
        • Brennen oder Juckreiz im Genitalbereich
        • Schmerzhaftes oder häufiges Wasserlösen oder auch Schmerzen im Unterleib
        • Ungewöhnlicher Ausfluss aus dem Penis oder der Vagina
        • Wunden, Rötungen, Bläschen im Mund/Lippen oder Genitalbereich sowie Warzen im Intimbereich
        • Manchmal auch Fieber (eher selten)

        Wichtig: Eine STI kann auch ohne oder mit nur leichten Symptomen auftreten. Auch wenn Sie sich dessen nicht bewusst sind, können Sie andere anstecken. Deshalb ist es wichtig sich testen zu lassen.

        Geschlechtskrankheiten können bei einer körperlichen Untersuchung oder durch die Untersuchung von Urin, einer Wunde, eines Bläschens oder eines Abstrichs aus der Vagina, dem Penis oder dem Anus diagnostiziert werden. Bluttests können bei der Diagnose helfen. Auch wenn Sie keine Symptome haben, sollten Sie mit ihrer Ärztin, ihrem Arzt sprechen, wenn Sie im Ausland ungeschützten Geschlechtsverkehr hatten. Denn eine frühzeitige Erkennung und Behandlung ist wichtig, um eine Errergerübertragung und Komplikationen durch unbehandelte STIs zu verhindern.
        Viele Geschlechtskrankheiten sind heilbar, andere wie z.B. HIV jedoch nicht und bedeuten, dass lebenslang Medikamente eingenommen werden müssen, damit es nicht zu Komplikationen kommt. Beispielsweise können mit Antibiotika bakteriell verursachte STIs geheilt werden. Eine frühzeitige Behandlung verringert zudem das Risiko von Komplikationen. Denn unbehandelt können einige STIs langfristig unter Umständen zu Gesundheitsproblemen führen, wie z.B. zu Unfruchtbarkeit, Geburtskomplikationen und einigen Arten von Krebs. Wenn eine schwangere Frau eine STI hat, kann dies zu Gesundheitsproblemen beim Baby führen. Auch Sexualpartner sollten gleichzeitig behandelt werden, um eine erneute Infektion zu verhindern (Ping-Pong-Übertragung).
        • Beachten Sie die Safer Sex Regeln von Love Live. Dazu gehört auch bei jedem Anal- oder Vaginalverkehr Kondome zu verwenden.
        • Denken Sie daran, dass es bei Oralverkehr auch zu Übertragungen von STIs kommen kann.  
        • Lassen Sie sich impfen! Es gibt Impfstoffe zum Schutz vor HPV, Hepatitis A und Hepatitis B.
        • Hatten Sie eine Risikosituation, ist es wichtig mit einer Fachperson so rasch wie möglich Rücksprache zu halten, um zu erörtern, ob eine HIV-Post-Expositions-Prophylaxe (PEP) durchgeführt werden soll, um eine HIV-Infektion zu verhindern. Am wirksamsten ist eine HIV-PEP innerhalb weniger Stunden danach.
        • Es gibt auch weitere Präventionsmassnahmen für spezielle Situationen (Präexpositionsprophylaxe HIV-PrEP). Sprechen Sie mit einer damit erfahrenen Fachperson vor Abreise darüber.
        • Denken Sie daran, dass Alkohol oder Drogen zu erhöhtem Risikoverhalten führen.
        • Denken Sie daran, dass Sie eine weitere Person/bekannter Partner*in bei ungeschütztem Sex anstecken können, sofern bei Ihnen eine unbehandelte STI vorliegt.
        • Menschen mit einer neu diagnostizierten STI sind angehalten ihre früheren Sexualpartner*innen zu informieren, damit auch sie behandelt werden können.

        Durch Bakterien oder Parasiten hervorgerufen
        Alle diese Krankheiten können geheilt werden. Wichtig ist dabei, frühzeitig zu testen und umgehend zu therapieren, um Komplikationen und v.a. weitere Übertragungen zu vermeiden.

        • Syphilis
          Auch bekannt als Lues. Sie wird durch das Bakterium Treponema pallidum verursacht. Das erste Anzeichen ist eine schmerzlose Wunde an den Genitalien, im Mund, auf der Haut oder im Rektum, die hochgradig ansteckend ist und nach 3 bis 6 Wochen spontan abklingt. Da diese schmerzlos ist, nehmen nicht alle Patienten*innen diese Läsion wahr. Oft heilt diese Infektion jedoch nicht von selbst aus. In der zweiten Phase können Hautausschlag, Halsschmerzen und Muskelschmerzen auftreten. Unbehandelt kann die Krankheit im Verborgenen (latent) bleiben, ohne dass Symptome auftreten. Etwa ein Drittel der Infizierten mit unbehandelter Syphilis entwickelt im Verlauf Komplikationen. Diese Spätform wird als  sogenannt tertiäre Syphilis bezeichnet . In diesem Stadium kann die Krankheit alle Organe befallen: am häufigsten das Gehirn, die Nerven und die Augen. Die Infektion kann während der Schwangerschaft auf den Fötus und bei der Geburt auf das Kind übertragen werden.

        • Chlamydia trachomatis
          Chlamydien können ungewöhnlichen Ausfluss aus dem Penis oder der Vagina, Unbehagen beim Wasserlösen und Unterleibsschmerzen verursachen. Oft treten keine Symptome auf. Unbehandelt können sie zu Unfruchtbarkeit führen und die Krankheit kann auf Sexualpartner*innen übertragen werden. Die Bakterien können auch während der Schwangerschaft auf den Fötus, oder während der Geburt auf das Kind übertragen werden und Augeninfektionen oder Lungenentzündungen verursachen.

        • Gonorrhoe
          Auch bekannt als Tripper. Zu den häufigsten Symptomen gehören Ausfluss aus der Vagina oder dem Penis und schmerzhaftes Wasserlassen. Symptome müssen aber nicht immer auftreten. Sowohl bei Männern als auch bei Frauen kann Gonorrhoe auch den Mund, den Rachen, die Augen und den Anus infizieren und sich auf das Blut und die Gelenke ausbreiten, wo sie in eine schwere Krankheit übergehen kann. Bleibt sie unbehandelt, kann sie eine Beckenentzündung verursachen, die zu chronischen Beckenschmerzen und Unfruchtbarkeit führen kann. Die Krankheit kann während der Schwangerschaft auf den Fötus übertragen werden.

        • Weitere bakterielle STIs: Mykoplasmen und Ureaplasmen. Diese können ebenfalls behandelt werden.

        • Trichomoniasis
          Sie wird durch einen Parasiten verursacht, der mit einer einzigen Dosis eines Antibiotikums behandelt werden kann. Trichomoniasis kann bei Frauen einen übel riechenden Scheidenausfluss, Juckreiz im Genitalbereich und schmerzhaftes Wasserlassen verursachen. Bei Männern treten in der Regel weniger oder keine Symptome auf. Zu den Komplikationen gehört das Risiko einer vorzeitigen Entbindung bei schwangeren Frauen. Um eine Reinfektion zu verhindern, sollten beide Sexualpartner behandelt werden.

        Durch Viren hervorgerufen

        • HIV/AIDS - siehe Informationsblatt HIV-AIDS

        • Herpes simplex Virus
          Im Lippen-Mundbereich, auch bekannt als Fieberbläschen, ist nicht heilbar. Herpes kann aber mit Medikamenten bei akuten Beschwerden kontrolliert werden. Die Symptome sind in der Regel schmerzhafte, wässrige Hautbläschen und finden sich an oder um die Genitalien, den Anus oder den Mund. Nach der Erstinfektion ruht das Virus im Körper und die Symptome können über Jahre hinweg wieder auftreten. Schwangere Frauen können die Infektion an ihre Neugeborenen weitergeben, was zu einer bedrohlichen Infektion führen kann.

        • Virale Hepatitis (siehe auch Hepatitis Schweiz)
          • Hepatitis A (HAV)
            Hepatitis A ist eine durch Impfung vermeidbare Leberinfektion, die durch das Hepatitis-A-Virus verursacht wird. Das Hepatitis-A-Virus findet sich im Stuhl und im Blut infizierter Personen. Hepatitis A kann durch verunreinigtes Wasser und Lebensmittel sowie bei anal-oralen sexuellen Aktivitäten übertragen werden. Die Patienten*innen leiden an einer akuten und oft schweren Erkrankung, erholen sich aber allermeist spontan.
          • Hepatitis B (HBV)
            Das Hepatitis-B-Virus wird durch sexuelle Kontakte sowie durch den Kontakt mit anderen Körperflüssigkeiten, wie z.B. Blut, übertragen. Zur Übertragung kann es z.B. auch bei medizinischen Eingriffen oder Brennen eines Tatoos unter nicht optimalen hygienischen Bedingungen kommen. Hepatitis B kann eine schwere Leberinfektion verursachen, die sowohl zu einer sofortigen Erkrankung, als auch zu einer lebenslang andauernden Infektion führen kann mit möglicher Folge einer dauerhaften Lebervernarbung (Zirrhose) und Krebs. Schwangere Frauen mit Hepatitis B können das Virus während der Geburt auf ihr Kind übertragen. Zu Beginn der Infektion haben Sie möglicherweise keine Symptome.  Das Virus kann auf Sexualpartner*innen übertragen werden. Hepatitis B kann mit antiviralen Medikamenten behandelt werden, ist aber nur selten heilbar. Eine Impfung kann eine Hepatitis-B-Infektion verhindern.
          • Hepatitis C (HCV)
            In den meisten Fällen wird Hepatitis C durch den Kontakt mit infiziertem Blut übertragen. Seltener kann es durch analen Sexualkontakt oder von der Mutter auf das Kind während der Schwangerschaft und Geburt übertragen werden. Die meisten Infizierten sind sich ihrer Infektion nicht bewusst, weil sie keine Symptome entwickeln, aber diese chronische Infektion kann zu Leberzirrhose und Krebs führen. Hepatitis C kann behandelt werden, eine Impfung gibt es nicht.

        • Humanes Papillomavirus (HPV)
          HPV ist die häufigste Geschlechtskrankheit. Es gibt eine Vielzahl verschiedener HPV-Typen, und einige von ihnen können Genital-, Anal- und Mundwarzen sowie Gebärmutterhals-, Penis- oder Rachenkrebs verursachen. Die Symptome können auch noch Jahre nach dem Sex mit einer infizierten Person auftreten. Zwei verfügbare Impfstoffe schützen gegen die wichtigsten HPV-Typen, die Gebärmutterhals-, Penis- oder Analkrebs verursachen.

        • Zika - siehe Informationsblatt Zika
          In den meisten Fällen wird es vor allem durch Stechmücken übertragen. Es kann aber auch sexuell übertragen werden. Eine Ansteckung mit Zika während der Schwangerschaft kann bei dem sich entwickelnden Fötus Geburtsfehler wie Mikrozephalie (kleiner Kopf mit neurologischen Ausfällen) verursachen. Die einzige Möglichkeit, eine sexuelle Übertragung des Virus während der Schwangerschaft zu verhindern, besteht darin, Vorsichtsmassnahmen (Kondome) zu treffen oder Sex (mindestens 2 Monate nach der Rückkehr) mit jemandem zu vermeiden, der kürzlich in ein Risikogebiet gereist ist, auch wenn der Reisende keine Symptome hat.
        • Love Life: www.lovelife.ch 
        • Sexuelle Gesundheit Schweiz: www.sexuelle-gesundheit.ch 
        • Hepatitis Schweiz: https://hepatitis-schweiz.ch/formen/was-ist-hepatitis 
        • World Health Organization (WHO). Factsheets. Sexually transmitted infections (STIs). 14 June 2019: www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/sexually-transmitted-infections-(stis) 
        • Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Factsheet: Information for Teens and Young Adults: Staying Healthy and Preventing STDs (2017): www.cdc.gov/std/life-stages-populations/stdfact-teens.htm 
        • Centers for Disease Control and Prevention (CDC). How You Can Prevent Sexually Transmitted Diseases: www.cdc.gov/std/prevention/ 
        • Centers for Disease Control and Prevention (CDC) Sexual Transmission and Prevention. Zika Virus: www.cdc.gov/zika/prevention/protect-yourself-during-sex.html 
        • Centers for Disease Control and Prevention (CDC) Zika and Pregnancy; Pregnant Women and Zika (March 2021): www.cdc.gov/pregnancy/zika/protect-yourself.html 
          
         
         

        There is a risk of arthropod-borne diseases other than malaria, dengue, chikungunya or zika in sub-/tropical regions, and some areas of Southern Europe. These include the following diseases [and their vectors]:

        • in Europe
          • Borreliosis, FSME (= tick-borne encephalitis), rickettsiosis [ticks]
          • Leishmaniasis [sand flies]
          • West-Nile fever [mosquitoes]
        • in Africa
          • Rickettsiosis, in particular African tick bite fever [ticks]
          • Leishmaniasis [sand flies]
          • African trypanosomiasis = sleeping sickness [tsetse flies]
          • West-Nile fever [mosquitoes]
        • in Asia 
          • Scrub typhus [mites]
          • Rickettsiosis [fleas or ticks]
          • Leishmaniasis [sand flies]
          • West-Nile fever [mosquitoes]
          • Crimea-Congo-hemorrhagic fever [ticks]
        • in North and Latin America  
          • Rickettsioses and in particular Rocky Mountain spotted fever [ticks]
          • Leishmaniasis and Carrion's disease [sand flies]
          • American trypanosomiasis = Chagas disease [triatomine bugs]
          • West Nile fever [mosquitoes]

        EKRM_Factsheet_Layperson_EN_Mosquito-and-tick-bite-protection.pdf

          
         
         
         
        • There are other important travel related health risks such as diarrhoea, road traffic accidents, air pollution and more.
        • For more information, see the section "Healthy Travelling".

        EKRM_Factsheet_Layperson_EN_Rabies.pdf

        Get in touch with us

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